Assessore Signorino: “Il piano di riorganizzazione è teso a farne un luogo accogliente e stimolante per esperienze culturali di qualità”
È stata approvata dalla Giunta, su proposta dell’assessore alla Cultura Elsa Signorino, la convenzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e il Centro Dantesco dei Frati minori conventuali per il riallestimento del Museo dantesco. Tale operazione è compresa nel sistema di interventi finalizzati alla valorizzazione della Zona Dantesca in occasione del VII centenario della morte del Sommo Poeta.
“Il Museo Dantesco, unitamente alla Tomba, – dichiara l’assessore alla Cultura Elsa Signorino – è il cuore della memoria e del culto, costituisce occasione di conoscenza e di esperienza del sistema di valori che la vita e l’opera di Dante hanno consegnato alla nostra città. Frutto del lavoro congiunto tra le parti sono il piano condiviso del riallestimento e l’accordo sull’ elaborazione di linee guida di gestione unitaria che possa fare del museo un luogo di interesse, accogliente e stimolante per esperienze culturali di qualità”.
La convenzione – spiegano dal Comune di Ravenna – avrà durata di dieci anni e sancisce l’accordo tra il Comune, proprietario della Tomba di Dante e gestore del Museo dantesco, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, proprietaria del complesso monumentale degli “Antichi Chiostri Francescani”, che rinnova il comodato d’uso gratuito dei locali in cui ha sede il museo, e il Centro dantesco al fine di promuovere un’offerta unitaria e di grande forza attrattiva.
Nella convenzione sono definiti anche gli impegni economici tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio, che cofinanzieranno in parti uguali il riallestimento del nuovo Museo dantesco prevedendo un costo complessivo non superiore a 300mila euro. Le parti si impegnano inoltre a promuovere ogni iniziativa tesa al reperimento di risorse finanziarie integrative e all’individuazione di mezzi e strumenti volti a facilitare e razionalizzare la fruizione del Museo.
Il Museo dantesco è chiamato a coniugare, nel rispetto del contesto ambientale, architettonico e storico dei Chiostri, il rigore scientifico della ricerca su Dante con l’ attrattività di proposte capaci di coinvolgere il grande pubblico. La combinazione del sapere storico e letterario con la cura per l’apprendimento e la comunicazione innovativa e inclusiva sono le direttrici del lavoro di riallestimento del Museo per promuovere con slancio e serietà l’identità dantesca del territorio.
Un articolato progetto scientifico elaborato da studiosi ed esperti di management culturale è il caposaldo di un processo che viene avviato e che necessiterà di azioni partecipative e condivisioni progettuali; l’obiettivo è quello di coinvolgere sempre più persone nello straordinario sistema di valori che l’opera di Dante può consegnare alla contemporaneità, in un quadro celebrativo e narrativo insieme che pone Ravenna al centro.
L’attività così impostata dovrà integrarsi con le altre eccellenze del patrimonio culturale e dei tesori musivi per porre in essere un’offerta coesa.