Dante Alighieri, Pupi Avati: «Accordo con Rai
Novità in vista per il progetto di Pupi Avati sul film dedicato a Dante Alighieri da realizzare per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte del sommo poeta avvenuta a Ravenna nel 1321. Il regista bolognese parla di «un accordo verbale con Rai Cinema». Un modo, tiene a sottolineare Avati, per evitare di non essere in ritardo come sta succedendo con l’anniversario di Leonardo. «Che Rai Cinema abbia approvato il progetto – dice il regista – è già una grande cosa perché è dal 2001 che sto aspettando di avere il via. Ed è strano che sia io a insistere tanto, quando si sono raccontate le vicende di tutti. Adesso leggo che si farà una fiction sulla vita di Francesco Totti. E il povero Dante Alighieri, l’italiano più famoso del mondo, non ha ancora meritato un film». A questo proposito Avati afferma che «non sarà una fiction» ma l’opera sul poeta avrà «la dignità di un film».
«Quest’anno – dice Avati – completeremo la scrittura e la parte organizzativa del film. Il 2020 dovrebbe essere destinato alla realizzazione per essere pronti per il 2021. Insomma, non vogliamo fare la brutta figura che stiamo facendo con Leonardo: i francesi se ne sono appropriati totalmente». Il progetto del film su Dante ruota intorno “Trattatello in laude di Dante” del Boccaccio perché «è l’unico espediente narrativo che possa raccontare l’immensità del mondo dantesco». La figura dell’Alighieri emergerà, dunque, attraverso «la ricerca del 1350 svolta da un altro genio come Boccaccio e al suo commento della Divina Commedia del 1373», spiega Avati. Commento, ricorda il regista, non completo «visto che Boccaccio lavorò solo sui primi 17 canti dell’Inferno perché poi si ammalò e morì. Gran parte di quello che sappiamo su Dante e la dantistica lo dobbiamo a Boccaccio. Il protagonista del film è quindi Boccaccio che cerca Dante».