«Divina Commedia», febbre da musical
ARENA. Il kolossal va in scena sabato con un cast poderoso: oltre cinquanta artisti tra ballerini, cantanti e acrobati. Il Premio Oscar Carlo Rambaldi ha curato gli effetti speciali. Musiche di monsignor Frisina
28/09/2010
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Una scena del musical «La Divina Commedia». L’attuale allestimento è l’evoluzione della versione che ha debuttato tre anni fa. Dopo Verona, è prevista una tournée internazionale
2 ottobre. La febbre del musical raggiunge i “grandi” della letteratura e anche Dante finisce in musica. Debutta sabato 2 ottobre in Arena (alle 20.45) La Divina Commedia con musiche di monsignor Marco Frisina, libretto di Gianmario Pagano, la nuova regia di Maurizio Colombi, le coreografie di Manolo Casalino e gli effetti speciali del tre volte Premio Oscar Carlo Rambaldi, prodotto da Nova Ars, Teatro delle Erbe e Limelite.
Si tratta di un kolossal per il cast numeroso: oltre cinquanta artisti tra ballerini, cantanti, figuranti e acrobati, per le scenografie spettacolari e per gli effetti speciali tutti giocati sulle immagini tridimensionali. Lo spettacolo è l’evoluzione, più completa e complessa, della versione che ha debuttato tre anni fa con 450mila spettatori in tutta Italia, e che subito dopo l’esordio areniano affronterà una tournée internazionale.
Il musical rimane molto fedele al poema di Dante e ripercorre il viaggio del poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso alla ricerca dell’Amore in un susseguirsi di incontri con personaggi straordinari. Lo spettacolo è diviso in due atti, il primo incentrato sul prologo e la discesa all’Inferno e il secondo sull’ascesa al Purgatorio e al Paradiso, il tutto inserito in un mix di musica, letteratura, danza e arte figurativa.
In scena ci saranno le figure chiave della Commedia dantesca, Virgilio, Ulisse, il Conte Ugolino, Francesca, Beatrice, Pier delle Vigne ciascuno dei quali impersona una particolare condizione umana con una propria storia da raccontare.
Quello di portare La Divina Commedia all’attenzione del grande pubblico, è stato per monsignor Frisina, autore delle musiche con una ricca discografia cinematografica, un sogno coltivato per anni.
«La cosa più complessa», spiega «è stata trovare una sintesi di due ore per i 100 canti danteschi e riuscire a dare un taglio che fosse popolare ed elevato al tempo stesso». Da qui la scelta degli episodi più importanti ed una chiave di lettura in grado di sintetizzare rispettosamente un poema “divino”.
Così le parole del poeta, lasciate integre al 70 per cento, hanno avuto il loro abito sonoro. «Operazione che non è stata tanto difficile», prosegue Frisina, «vista la musicalità connaturata ai versi di Dante. Più difficile, invece, rendere comprensibili al grande pubblico certi snodi narrativi apparentemente in disaccordo con il palcoscenico».
Con la collaborazione di Gianmario Pagano, sceneggiatore di film tv come Karol, un Papa rimasto uomo e “Maria Montessori, una vita per i bambini”, è nato il libretto dell’opera, una scelta dei brani più significativi, quelli che possono essere meglio compresi dal grande pubblico perché ormai parte dell’immaginario collettivo.
Il risultato è un’opera musicale che segue la tradizione operistica italiana: ne ripropone la struttura, ma nello stesso tempo si esprime con i vari linguaggi della musica di oggi, rock compreso. I biglietti dello spettacolo sono disponibili su www.ticketweb.it, nei circuiti Unicredit e Ticketone.