Divina Commedia in concerto, applausi fiume in S. Francesco

La scommessa è stata quasi doppia rispetto all’impresa originaria di fare del poema dantesco un musical. Ma lo sforzo è stato più che riuscito, tanto che il pubblico che dalle 21 di ieri sera (14 settembre) affollava la cappella del complesso di San Francesco si è abbandonato ad un fiume d’applausi. Una standing ovation attesa fin dalle presentazioni. E gli ingredienti perché la Divina Commedia in concerto, rappresentata in prima assoluta a Lucca, si trasformasse in successo c’erano già tutti. A cominciare dalla firma delle musiche, quella di monsignor Marco Frisina, compositore di fama internazionale e presidente della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra ed i Beni Culturali in Laterano. Non ha deluso il coro della Diocesi di Roma che ha toccato delle punte eccelse negli eterei fraseggi concertati a più voci del Paradiso, indulgendo in toni più cupi della tormentata musica dell’Inferno, passando per le dolci malinconie (riportate anche in musica del Purgatorio), e rese dalla Filarmonica Gaetano Luporini di San Gennaro e dagli Archi dell’Istituto musicale Luigi Boccherini di Lucca. Ma il vero suggello della Divina Commedia, diretta da Giampaolo Lazzeri, rappresentata per la prima volta in forma di concerto in città, nell’ambito delle celebrazioni per l’avvenuto restauro del complesso del San Francesco, lo hanno dato gli interpreti. Coloro che hanno dato la voce ai personaggi della “commedia” dantesca e che hanno dato forma all’itinerario di Dante verso l’Amore, quello vero e puro della fede, ben oltre la dimensione sensibile e umana. E gli attori, volti celebri del genere musical, gli sono andati dietro, insieme alla musica che, prima tormentata, poi sempre più eterea e infine “trionfale”, ha fatto da amplificatore all’itinerario del Dante-uomo verso l’Amore-Dio.

Il pellegrin fuggiasco, il bravo Vittorio Matteucci, nell’opera di Frisina, viene accompagnato da Virgilio (Lalo Cibelli) attraverso i tormenti dell’Inferno, di cui sono riportati passi integrali della Divina Commedia, alternati ai versi del libretto di Gianmario Pagano. La musica conduce Dante verso l’incontro con i personaggi più noti e celebri della Commedia, ma è nei dialoghi con Beatrice che l’opera tocca le punte più alte. La donna angelo dantesco qui è Stefania Fratepietro: la sua voce cristallina, tanto da sembrare irreale, si solleva sopra quelle di tutti gli altri, in modo suggestivo e talvolta toccante conquistando il pubblico che ieri sera ha reso stracolmo il San Francesco. Tutto esaurito per una “prima” che si è conquistata a buon diritto le ovazioni del pubblico. Presenti anche i rappresentanti di enti e istituzioni locali. In prima fila Arturo Lattanzi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha reso possibile lo spettacolo. Ai primi posti anche il sindaco Alessandro Tambellini, con la moglie e, ovviamente, l’Arcivescovo Italo Castellani.

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