Attività
Insieme alla raccolta, tutela e valorizzazione del diverso materiale bibliografico e documentario inerente l’opera di Dante Alighieri e la sua fortuna, il Centro Dantesco si propone di offrire un contributo originale e significativo al pluriforme approccio al sommo Poeta: da un lato l’approfondimento degli aspetti spirituali, teologici e mistici del suo pensiero e della sua opera; dall’altro la diffusione della sua arte, ancora capace – come ebbe a dire il Papa Giovanni Paolo II – «di infondere coraggio e speranza orientando la difficile ricerca esistenziale dell’uomo del nostro tempo verso la Verità che non tramonta» (Parole al termine della lettura dantesca da parte del prof. Vittorio Sermonti, Castel Gandolfo, 31 agosto 1997).
Un ambito “scientifico” unito ad uno più “esistenziale” per un’attività che vuole essere a servizio dell’uomo, quello stesso uomo a cui si rivolge il Poeta la cui opera – bene sottolineava Papa Paolo VI nell’Altissimi cantus – «non si propone solo di essere poeticamente bella e moralmente buona, ma in alto grado di cambiare radicalmente l’uomo e di portarlo dal disordine alla saggezza, dal peccato alla santità, dalla miseria alla felicità, dalla contemplazione terrificante dell’inferno a quella beatificante del paradiso. L’afferma il sommo vate nell’epistola a Can Grande della Scala: il fine del tutto e della parte potrebbe essere molteplice, ossia vicino e remoto; ma tralasciando un minuzioso esame, si può dire brevemente che il fine del tutto e della parte è togliere dallo stato di miseria i viventi in questa vita e condurli allo stato di felicità (Ep XIII 15)» [17].
In particolare fin dai suoi inizi, il Centro organizza, direttamente o in collaborazione con altri enti e istituzioni, convegni, conferenze, letture, attività didattiche, ma anche concorsi, rassegne e mostre sulla contemporanea interpretazione artistica della Commedia.