La porta dell’Inferno

Autore

Artista ungherese, nato nel 1933 in Miskolc. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Budapest dal 1951 al 1959. Inizialmente aveva orientato i suoi interessi verso la pittura, spostandosi poi verso la scultura. Le sue opere risentono degli insegnamenti dei grandi maestri della scultura rinascimentale come Donatello e Ghiberti. Immensa la sua produzione medaglistica, attraverso la quale restituisce la sua sensibilità culturale nei riguardi dell’uomo visto non solo dal lato distruttivo e sovversivo ma ancheda un punto di vista affettivo ed armonico con il mondo. Sue opere sono conservate in collezioni private e publiche, così come in musei ungheresi e internazionali.(cfr. Matits Ferenc, Toth Sandor, szobrasz- es eremmuvesz. The medallist and sculptor Sandor Toth, Napkut Kiado : Budapest, 2005.)

Descrizione

L'opera, avente forma di porta ad arco, è composta da un tondo in alto con angelo con spada con sotto due lunette recanti entrambe un angelo con tromba, seguono in basso una prima serie di 4 formelle 2 a sinistra e 2 a destra con in alto una donna e un uomo nudi sdraiati nell'atto di masturbarsi e sotto rispettivamente dalla parte della donna, una scena di uomini nudi nell'atto di mostrare i muscoli e dalla parte dell'uomo donne danzanti nude. Questa prima serie di formelle può essere interpretata come una riproduzione dell'età dell'oro per l'uomo e la donna a cui segue una seconda fase rappresentata dalle 6 formelle successive in cui sono raffigurate scene di corruzione umana o violenza culminante nella rappresentazione di aerei da guerra e carrarmati.

Iscrizione

dritto, nel campo in alto sotto la calotta dell'arco
"LA PORTA PER LA CITTA' DI DANTE: INFERNO"

Bibliografia

1994
2001
p. 166
00000016

Mostre

Ravenna
Ravenna

XI Biennale Internazionale Dantesca
Dante in Ungheria

1994
2001

Note storiche-critiche

L'opera, avente forma di porta ad arco, è composta da un tondo in alto con angelo con spada con sotto due lunette recanti entrambe un angelo con tromba, seguono in basso una prima serie di 4 formelle 2 a sinistra e 2 a destra con in alto una donna e un uomo nudi sdraiati nell'atto di masturbarsi e sotto rispettivamente dalla parte della donna, una scena di uomini nudi nell'atto di mostrare i muscoli e dalla parte dell'uomo donne danzanti nude. Questa prima serie di formelle può essere interpretata come una riproduzione dell'età dell'oro per l'uomo e la donna a cui segue una seconda fase rappresentata dalle 6 formelle successive in cui sono raffigurate scene di corruzione umana o violenza culminante nella rappresentazione di aerei da guerra e carrarmati.

Osservazioni

L'opera ha forma ogivale. Nel rovescio sono presenti due appendini nei quali passa una catenella per esporre l'opera.

N° inventario

1649

Tipologia

bassorilievo

Provenienza

donazione

Datazione

1994

Materiale e Tecnica

bronzo a fusione

Misura

mm 485 x 238

Peso

9700 gr.

Stato di conservazione

buono

Archivio fotografico busta n°

-

Luogo di conservazione