“Salvador Dalì: le 100 illustrazioni alla Divina Commedia” è il grande evento culturale che la città di Mondovì ospita dal 29 novembre 2008 al 1° marzo 2009 negli spazi espositivi costituiti dalla splendida cornice di Santo Stefano a Breo e nelle strutture espositive della Regione Piemonte, presso la “Vetrina del Piemonte” a Mondovicino: “La ricca stagione espositiva monregalese che ha caratterizzato il 2008 – spiegano il sindaco Stefano Viglione e l’assessore Marco Manfredi – si conclude nel migliore dei modi con questa esposizione di livello internazionale: siamo certi che i visitatori della mostra riusciranno a cogliere il profondo significato e l’importanza del progetto espositivo intrapreso, anche perché sarà possibile fruire a Mondovì, probabilmente per l’ultima volta in Italia, della visione complessiva di un corpus organico di opere grafiche realizzate sui disegni del più grande esponente del Surrealismo. A corollario dell’evento espositivo, saranno altresì realizzate iniziative volte a far meglio conoscere ed apprezzare dal pubblico sia la geniale ed originale produzione artistica di Salvador Dalì, sia l’indiscusso genio del grande padre della poesia italiana, Dante Alighieri”.
L’evento – realizzato dal Comune di Mondovì e dalla Regione Piemonte, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – presenta l’intera serie delle cento tavole realizzate da Dalì che illustrano la Divina Commedia: le xilografie a colori – di dimensione 35,5 x 28 – sono state realizzate in tecnica mista, acquerello con interventi a penna e furono concepite agli albori del periodo mistico del grande pittore surrealista. Le tavole illustrano le tre cantiche dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso e sono suddivise in trentatrè trittici e in un’ultima tavola, la trentaquattresima, Inferno: Lucifero. Ogni trittico rappresenta un personaggio o un evento dei canti corrispondenti in ogni cantica. Alla Divina Commedia, Dalì si è dedicato per ben quattordici anni: realizzati i cento acquerelli editi da Forêt tra il 1950 ed il 1959 (presentati nel 1960 al Palais Gallièra di Parigi), Dalì decide di tradurli in altrettante xilografie, per la realizzazione delle quali si avvale della collaborazione di Raymond Jacquet, maestro stampatore francese. La decisione di confrontarsi con l’opera del sommo poeta italiano coglie Dalì in un periodo di avvicinamento alla fede ed al misticismo. Il viaggio di Dalì verso la fede è molto diverso da quello Dantesco, che assume nella sua opera i principi della fede e della teologia cristiana. Nell’approccio illustrativo del maestro spagnolo, ogni colore, ogni lieve sfumatura d’acquerello deve essere tradotto fedelmente tramite il legno: l’ordine dei passaggi del colore esige un tocco di mano eccezionale, degno della più alta tradizione artigianale. Dalì con la sua rutilante e visionaria maestria, Jaquet con la sua competenza senza equivalenti, consumano in questi anni più di tremila legni per donare al mondo un’opera in cui qualità e vena illustrativa si combinano in modo diverso ad ogni foglio e ad ogni immagine rendendola un capolavoro unico: un insieme di simboli, di allusioni, di riferimenti esoterici, di sintomi psichici, di segni magici, di strutture allegoriche, di immagini archetipe, vasta come nessun altro artista del nostro secolo ha mai lasciato.
Il coinvolgimento delle scuole, nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale, rappresenta senza dubbio un valore aggiunto della mostra: nel grande evento di Mondovì, infatti, allo scopo di conferire maggiore interesse didattico anche per gli istituti scolastici che visiteranno l’esposizione, accanto alle opere verranno riportati i versi danteschi a cui fanno riferimento le relative xilografie. In programma, anche numerose iniziative parallele, quali conferenze sull’opera dantesca, mentre all’interno dei percorsi espositivi, sarà presente una parte biografica sulla figura di Dalì, comprendente numerose immagini fotografiche e alcuni filmati originali.
Data la natura del lavoro dantesco e l’interpretazione del maestro spagnolo, l’esposizione è stata suddivisa in modo da non alterarne il contenuto e per questo una Cantica, l’Inferno, verrà esposta presso “La Vetrina del Piemonte” a Mondovicino, mentre le due Cantiche del Purgatorio e del Paradiso saranno visibili negli spazi di Santo Stefano a Breo.
Inaugurazione: Sabato 29 novembre 2008 ore 17.30, Centro espositivo S.Stefano a Mondovì Breo.
Sedi espositive: Centro Espositivo Santo Stefano Mondovì Breo; Spazio Espositivo “Vetrina del Piemonte” c/o “Mondovicino”
Durata: dal 29 novembre 2008 al 1° marzo 2009.
Orari: dal martedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – sabato, domenica e festivi, dalle ore 10.00 alle ore 12.00; dalle ore 15.30 alle ore 18.30
Ingresso libero
Informazioni
ufficio cultura 0174.559263
ufficio turistico 0174.40359
Fonte: www.grandain.com