Dante 2021 parla “a la futura gente”. Al festival attori, musicisti, accademici e un ministro
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Tra gli ospiti della kermesse il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e il gradito ritorno di Virginio Gazzolo. Il Premio Dante-Ravenna va a Gian Luigi Beccaria
Dante 2021 parla “a la futura gente”. Al festival attori, musicisti, accademici e un ministro
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Si alza il velo sulla nona edizione del Festival Dante2021 che ha luogo dall’11 al 15 settembre. Mentre il 700° anniversario si avvicina, la città di Ravenna, tramite i versi danteschi decide di parlare “a la futura gente” (Paradiso XXXIII, v. 72), come vuole il motto dell’edizione 2019.
Ravenna ospita così cinque giorni di incontri, spettacoli e concerti, che popolano i luoghi storici e simbolici della “città dantesca”. Arrivano così tanti studiosi (fra cui Piero Boitani, Claudio Magris, Carlo Ossola e Marcello Ciccuto), artisti, giornalisti, attori e musicisti. Spazio anche al Ministro degli Esteri Moavero Milanesi che, insieme ad Antonio Patuelli, affronta il tema della cultura italiana in Europa.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e sono preceduti da Dante Hors d’Oeuvre, piccole letture dantesche dal 4 al 7 settembre.
“Il verso scelto come motto di quest’anno è un grande momento di consapevolezza e assunzione di responsabilità – spiega Domenico De Martino, direttore artistico del Festival – responsabilità verso il futuro e verso chi, umano come noi, verrà dopo di noi; quindi anche di umiltà”. Naturale che sia proprio Ravenna – la città che accolse Dante nel suo esilio, la città che ne ha custodito le spoglie per quasi sette secoli – a ospitare un festival che ci invita ad accogliere il Poeta nella nostra visione del mondo, nella nostra esperienza della lingua, della letteratura, delle arti, della cultura tutta e non solo: anche della politica e dell’etica.
Il programma del 2019
L’apertura del Festival è invece mercoledì 11 settembre, alle 17 agli Antichi Chiostri Francescani, con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Claudio Marazzini (presidente dell’Accademia della Crusca), Domenico De Martino. A seguire Claudio Ciociola e Claudia Villa della Normale di Pisa si interrogheranno sulle definizioni apparentemente contraddittorie di “comedìa” e “poema sacro” che Dante dà della propria opera e sul loro significato nella tradizione classica e medievale. Alle 21 lo spettacolo Questi fu quel Dante. La vita del Poeta raccontata da Giovanni Boccaccio, di e con Virginio Gazzolo, che porta in scena Trattatello in laude di Dante di Boccaccio, biografia poetica e morale non priva di critiche verso il pur ammiratissimo predecessore.
Giovedì 12 settembre, ancora ai Chiostri alle 17, Alessandro Pancheri dell’Università di Chieti-Pescara arbitro di un match secolare, quello fra Dante e Petrarca. Seguirà l’inaugurazione del trittico video Maladetto fiore, realizzato in coproduzione con il festival Camino Contro Corrente di Camino al Tagliamento, con il coinvolgimento di tre compositori e un’artista visiva: Riccardo Dapelo Andrea Nicoli, Riccardo Vaglini (che è anche ideatore del progetto) e Valentina Merzi. In prima assoluta e dedicato alle profetiche e disperatamente lucide riflessioni di Dante sull’avidità e sulla corruzione, affidate nel Paradiso a Folchetto di Marsiglia, il video sarà “attivato” da una performance di Vaglini e Dapelo. Nella Basilica di San Francesco, alle 21, il concerto promosso e offerto dall’Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna.
Venerdì 13 settembre, alle 17 alla Sala Dantesca della Classense, l’incontro tra Enzo Moavero Milanesi, Ministro degli Affari Esteri, e Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana e del Gruppo La Cassa di Ravenna, sul tema della presenza e del ruolo di Dante, e della cultura italiana, in Europa e nel mondo. In questo quadro, l’avvicinarsi del 2021 – che segnerà i settecento anni dalla morte di Dante a Ravenna – conferisce attualità alla riflessione sull’opportunità di istituire una giornata mondiale dedicata all’Alighieri: ovvero Dantedì, come Paolo Di Stefano l’ha battezzato dalle pagine del “Corriere della Sera”. Si uniranno a Di Stefano il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, Carlo Ossola (presidente del Comitato nazionale per la celebrazione del settimo centenario), Francesco Sabatini presidente onorario della Crusca, Wafaa El Beih dell’Università di Helwan – Il Cairo, René de Ceccatty e José María Micó, traduttori dell’opera di Dante rispettivamente in francese e in spagnolo, e Harro Stammerjohann socio straniero della Crusca.
Sabato 14 settembre, alle 11 ai Chiostri, si comincia da Piero Boitani e il tema di Ulisse, che il dantista, anglista e traduttore ha affrontato nei suoi mille sviluppi, da Dante – dove il personaggio combina tratti positivi e negativi – a Eliot. A seguire i giovani premiati alle Olimpiadi di Italiano, introdotti da Ugo Cardinale referente scientifico dell’iniziativa del MIUR. Alle 17 l’italianista Ida De Michele presenta la recente scoperta di una riscrittura della Commedia nata dalla fantasia di due soldati austroungarici di lingua italiana, prigionieri in Russia nel 1915-16. Alle 21 un appuntamento ormai tradizionale: i premi Dante-Ravenna (assegnato a Gian Luigi Beccaria con introduzione di Claudio Magris e Nicoletta Maraschio) e Musica e Parole.
Domenica 15 settembre, alle 11 alla Casa Matha, Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana e che si occupa da oltre trent’anni dei rapporti fra arte figurativa e letteratura, commenta disegni e dipinti di Botticelli ispirati dalla Commedia, anche alla luce dell’impegno di Botticelli per l’affermazione di un nuovo ruolo per l’artista nella società fiorentina dell’epoca.
L’anteprima Dante Hors D’Oeuvre
L’anteprima D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre, piccole letture affidate non a dantisti ma professionisti di altri settori, comincia mercoledì 4 settembre al Museo Nazionale con lettura e commento di Silvia Brasca (TG La7) dell’episodio del canto di Ulisse in Se questo è un uomo di Primo Levi. Giovedì 5 settembre la Sala Dantesca della Classense ospita l’editore Daniele Olschki, con una “storia di famiglia” sotto il segno di Dante: le vicende della casa editrice fondata dal bisnonno, inclusa la splendida collezione dantesca conservata proprio alla Classense. Al Caffè Letterario venerdì 6 settembre con il glottologo Emanuele Banfi della Bicocca, viaggio dalle avventure di Topolino nell’Inferno dantesco alle traduzioni della Commedia in cinese e giapponese, e sabato 7 settembre con lo storico dell’arte Carlo Francini, per una narrazione divertita e competente, che parte dal confronto fra la statura imponente dello studioso e la minuscola e fedele edizione Hoepli.
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