Pubblicato dalla nostra coraggiosa U.d.U. Records (con O.D.D. Ossigeno come edizioni), il cd presenta uno scritto di Giulio Andreotti, nelle vesti di Presidente della Casa di Dante di Roma: a Firenze saremo al Museo Casa di Dante!

Ore 11 di Martedi’ 2 Giugno a Firenze ed ore 11 di Mercoledi’ 3 Giugno a Roma: si materializza il fantasma di Dante Alighieri ed assume il ruolo di ghibellin fuggiasco nel primo caso, mentre nella Citta’ Eterna e’ ospite del quasi contemporaneo Giulio Andreotti. Mi permetto di scherzare, perche’ ho avuto modo di apprezzare la verve del Presidente Andreotti in quella intervista video che (con un po’ di fatica) il grande Franco Eco gli ha realizzato: l’ultima domanda alla quale Andreotti risponde, l’ho suggerita io e rende attuale un personaggio come Dante Alighieri nei panni di fustigatore di quello squallore che spesso ci presenta la nostra classe politica dei giorni nostri!

Scrive Giulio Andreotti nel booklet del cd …Dante Concert è un’opera musicale concepita come un percorso interiore attraverso alcuni celebri personaggi della Commedia, scelti come i rappresentanti di un’umanità metastorica, ormai fissati nella memoria collettiva. Le terzine dantesche, tradotte in musica, liberano atmosfere, ora vibranti ora profonde e solenni, che suggeriscono allo spirito le difficoltà del cammino: una musica che testimonia come i versi del nostro maggior poeta riescano ancora oggi a sollecitare, con un’intensità unica, le corde dell’immaginazione e dell’arte. Dalle laceranti pene infernali alla sublime visione divina, le musiche sono in grado di restituirci, senza tradire il messaggio dantesco, il dramma dell’Uomo fino al momento della sua redenzione. – Presidente della Casa di Dante GIULIO ANDREOTTI…

Dante Concert è un album concept nato come colonna sonora di un recital e successivamente riadattato per la produzione discografica.

L’album contiene nove canti della Divina Commedia analizzati musicalmente, ma è soprattutto un album di ritratti; i ritratti di grandi uomini e di grandi personaggi che hanno caratterizzato le cronache dell’alto medioevo. All’interno del disco troviamo la tragica storia di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta (più conosciuta come Francesca da Rimini); le introspezioni e gli abbandoni di Pier della Vigna; o l’ipotetico infanticidio e cannibalismo del conte Ugolino della Gherardesca; per poi passare da Ulisse a Caronte; il possente Farinata e la disputa di Sinone e Mastro Adamo, concludendo con il XXXIII canto del Paradiso… l’ultimo e Gran Finale della Commedia. Avendo “l’immagine” uno scopo primario suggeritoci da Dante… d’immagine abbiamo lavorato parallelamente al disco, in onore forse a quelle storiche edizioni della Divina Commedia in cui un’illustarzione accompagnava ogni canto, prendendo a esempio massimo le incisioni ottocentesche di Gustave Dorè. Così, un talentuoso disegnatore come Fabrizio De Masi, firma le illustrazioni su ogni brano presente nell’album Dante Concert, partendo da un concetto fondamentale: “la metafisica”! D’altronde “metafisici” sono i personaggi e i paesaggi che Dante ci descrive nella Divina Commedia… in effetti già con Aristotele la “meta-fisica” è la scienza dell’Essere Perfetto, ovvero di Dio, di un mondo che va “oltre” la fisica, oltre l'”imperfezione”. Ma Dante Concert è un album che esprime la condizione dell’Uomo, la condizione della condanna. I personaggi “tradotti”, o “traditi” in musica incarnano più di tutti l’”essere” esseri umani. Non è un caso che su nove brani, otto siano dell’Inferno; semplicemente perché questo ci riguarda più da vicino. Infatti la gente ricorda di più il tragico amore di Paolo e Francesca, o la “ubris” di Ulisse, o (l’ipotetico) cannibalismo del conte Ugolino, oppure il suicidio di Pier della Vigna. Quante volte per strada osserviamo innamorati, arroganti, cannibali e suicidi. E’ un esistenzialismo legato alla descrizione che Dostoevskij fa del genere umano e per la composizione del disco sia Aristotele che Dostoevskij hanno contribuito non poco.

Dante Concert – Due show case nei luoghi giusti per rivivere l’attualita’ di Dante Alighieri

Franco Eco vive a Roma, ma e’ di origine crotonese: il suo vero nome e’ Francesco Cerruto. E’ compositore di cinema e teatro e regista teatrale.
E’ laureato in DAMS e ha una laurea magistrale in “Discipline Teatrali” all’Università di Bologna.
E’ diplomando in pianoforte e composizione presso il Saint Louis Music College di Roma. Ha studiato violino con il M° M. Tintoni (R. Muti, F. Battiato) e pianoforte e contrappunto con il M° A. Pozzan e il M° P. De Fazio.
E’ biografo ufficiale di Glauco Mauri.
E’ diplomato in recitazione presso la “Scuola di Teatro Colli” di Bologna e ha studiato con Vadim Mikheenko, Galina V. Pronina, Danny Lemmo (Actors Studio NY). Inoltre ha approfondito gli studi con il M° Gennadi Boghdanov (allievo diretto di V. Mejerchol’d) sui principi della Biomeccanica.
Lavora come aiuto alla regia per Gabriele Lavia, Glauco Mauri, Geppy Gleijeses, Emauele Montagna, Arnaldo Picchi.
Ha diretto allestimenti quali: Il piccolo principe (A. de Saint- Exupéry), L’amico ritrovato (F. Uhlman), Il crollo della casata Usher (E. A. Poe), Il pozzo e il pendolo (E. A. Poe), L’amante (H. Pinter), The zoo Story (E. Albee). Dirige il film-short Bobok, tratto dall’omonimo racconto di F. M. Dostoevskij con protagonista Philippe Leroy.
Ha scritto musiche per Julia Varley (Odin Teatret), L. Gleijeses, S. Allocca, E. Montagna, P. Michienzi, L. Righi, A. Scavone, S. Grisoni, F. Cozza, M. Paesano, M. Calvise, oltre a comporre musiche per le sue regie.
Pubblica Dante Concert (UdU Records) album concept sulla Divina Commedia con la prefazione di Giulio Andreotti.
Ha ricevuto diversi Premi e Menzioni Speciali per le sue composizioni, tra le più importanti il Leone d’Oro per il Teatro alla 38esima Biennale di Venezia per Il Corvo di C. Gozzi, inoltre è stato finalista con le musiche di Assenza di S. Grisoni al David di Donatello ed. 2006.

Mercoledi’ 2 Giugno ore 11 al Museo Casa di Dante di Firenze (in Via Santa Margherita 1, accanto a Palazzo Vecchio) ed alla stessa ora di Giovedi’ 3 Giugno al Museo del Burcardo (archivio teatrale della Siae) a Roma in Via del Sudario 44.

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