«Divina comedia» in dialetto Le radici e l’identità veronese
ZEVIO. L’opera realizzata dal Comune è stata presentata al Palazzo Scaligero
Sabato 23 al centro civico culturale la presentazione al paese: il curatore è Renzo Piglialepre
14/10/2010

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La conferenza di presentazione al Palazzo Scaligero

Ieri, al Palazzo Scaligero, l’assessore alla Cultura e all’identità veneta Marco Ambrosini ha presentato l’opera «Divina Comedia de Dante Alighieri tradota in lengua veronese», realizzata dal Comune di Zevio con il patrocinio della Provincia di Verona. Erano presenti l’assessore provinciale e vicesindaco di Zevio Samuele Campedelli, il sindaco di Zevio Paolo Lorenzoni, l’assessore alla Cultura del Comune di Zevio Michele Caneva, il curatore dell’opera Renzo Piglialepre. L’opera sarà presentata anche sabato 23 ottobre alle 20.30 al centro civico culturale di Zevio.
«Divina Comedia de Dante Alighieri tradota in lengua veronese» intende rendere omaggio all’autore Libio da Santa Maria (pseudonimo di Antonio Libio Isolani, Zevio 1914 – Verona 1980) che tra il 1966 e il 1973 tradusse integralmente in dialetto veronese la Divina Commedia di Dante Alighieri, di cui illustrò, con quadri a olio e tempere su pergamena, alcuni episodi tra i più significativi.
Tra gli obiettivi dell’opera c’è il recupero e la valorizzazione delle radici storiche e culturali veronesi accostandosi ad un autore come Dante Alighieri, il padre della letteratura italiana. La traduzione in lingua dialettale della Divina Commedia fornisce ai lettori nuovi stimoli alla lettura del testo classico.
Per la veste tipografica è stato scelto un volume cartonato di 560 pagine complessive (formato chiuso 17 per 24), stampato a 2 colori su carta avorio, con sovraccoperta a 4 colori.
L’opera contiene la presentazione del sindaco e dell’assessore alla cultura del Comune di Zevio, l’introduzione del curatore, che comprende: Perché Libio da Santa Maria Dante Alighieri e la Divina Commedia La Divina Comedia tradota in lengua veronese, gli interventi; Inferno, Purgatorio, Paradiso, Glossario; l’indice dei nomi e delle citazioni.
Libio da Santa Maria è stato pittore, decoratore, maschera di teatro, attore e poeta dialettale, tra le sue pubblicazioni anche le raccolte «El parlar del cor» 1961, «A spasso co’ Madona Verona» 1971, «Parlando in rima» 1977.
Il curatore Renzo Piglialepre, docente di materie letterarie nella scuola media di Zevio, ha già pubblicato: «Zevio, antichissima e un tempo celeberrima terra», 2007.
L’assessore Ambrosini commenta: «L’opera vuole porsi come elemento di identificazione della popolazione veronese, che ne esprime l’individualità attraverso l’espressività della nostra lingua dialettale. Una lingua ricca, arcaica, che racchiude le nostre radici ed esprime l’individualità di un popolo, quindi un elemento importante di identificazione della comunità».P.T.

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