Il viaggio che si intende intraprendere partendo da questo incontro e con altri successivi, vuol essere un vero e proprio itinerario informativo, formativo e di confronto sul tema delle Ferite.
Ferite declinate in diversi ambiti; antropologico, sociale, artistico, teologico, psicologico, ecc.
Ferite intese come metafora del dolore umano, alla ricerca di una guarigione, non solo fisica, ma consapevole, spirituale, intima, come riflessione sulla umanità dolente, sulle relazioni umane, per comprendere glialtri in modo empatico.
Rispetto a quanto detto, chi può essere un eccellente modello di riferimento, se non il Sommo poeta Dante e la sua “Divina Commedia”, con il suo viaggio straordinario, ultraterreno, che è poi allegoria del viaggio della nostra vita.
La meta è il Paradiso.
La Rinascita è questa la nostra Meta a cui dobbiamo tendere; rinascere dopo ogni caduta.E quali dovrebbero essere il nostro approccio, il nostro agire,i nostri interventi di fronte alle varie cadute che talvolta la vita ci presenta?
Tutto dovrebbe essere volto all’insegna del dinamismo più pieno dell’efficacia e della positività, per non lasciare spazio alcuno alla rassegnazione, che spesso è sinonimo di staticità, che porta a chiusure, a tendere ad isolarsi, ad atteggiamenti depressivi e al non prendersi cura di sé.
A contrasto e a sostegno di queste difficoltà o per prevenirle, ci potrebbe venire in aiuto anche la pratica psicomotoria, ambito che è ancora oggi poco conosciuto nella sua specificità ed eccellenza e del quale nessuno realizza a pieno quanto fattivamente sia strumento valido ed efficace per contrastare le diverse forme di disagio, come quelle psicologiche, sociali, familiari, emotive verso le persone più fragili, come i bambini, gli adolescenti, gli anziani.
Sono necessari interventi tempestivi e funzionali, soprattutto in questo tempo nel quale si sta assistendo in maniera esponenziale ad un aumento di queste problematiche.
A ragione di tutto ciò, all’interno di questo primo incontro verrà presentato per il successivo, la tematica “Ferite e Psicomotricità”.
Sarà quindi un modo per attivare una rete per far dialogare i differenti contesti, istituzionale, scolastico, sociosanitarioche stanno già trattando la pratica psicomotoria, ma poi di fatto nessuno sa realmente come opera l’altro.
Solo con la conoscenza, la riflessione, il confronto e il dialogo, si potranno ottenere risultati,per richiamare Dante, “Paradisiaci”.
Il fil rouge dantesco ci condurrà al termine di questo primo incontro infatti verrà presentato nella Basilica di San Francesco, a pochi passi dalla “Sala Ragazzini”:
DANTE
“Il sogno di un viaggio”
Atto scenico
Solisti coro e orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco – Ravenna
Soprano Annarita Venieri, Mezzosoprano Carla Milani; Tenore Massimo Navara; Basso Mauro Medri
Con la partecipazione del gruppo figuranti:“Il Giglio Compagnia d’Arte e di Spettacolo”
Regia e testi:Francesca Matteucci
Voce narrante:Fabrizio Bartolucci
Direttore:Giuliano Amadei