A un mese dalla prematura e dolorosa scomparsa di Michelangelo Picone, uno dei più grandi dantisti dei nostri tempi, l’illustre studioso sarà ricordato presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna, nel corso di un incontro sulla sua opera critica al quale interverranno Andrea Battistini, Giuseppina Brunetti, Giuseppe Ledda, Elisabetta Menetti.
Michelangelo Picone ha insegnato nelle università nordamericane ed europee, e in particolare ha trascorso i periodi più lunghi presso la Mc Gill University in Canada e presso l’Università di Zurigo in Svizzera. Recentemente si era trasferito negli USA, presso l’Arizona State University.
Il suo curriculum universitario internazionale e il suo straordinario prestigio di studioso, non solo di Dante, ma anche della lirica delle origini, delle tradizioni della novella, di Boccaccio, di Petrarca, della tradizione cavalleresca medievale e rinascimentale, per citare solo i più forti e decisivi tra i suoi tanti interessi critici, lo hanno messo al centro di una rete fittissima di relazioni scientifiche e gli hanno consentito di promuovere decine di convegni internazionali sempre di altissimo livello e sempre coronati dalla impeccabile e preziosa pubblicazione degli atti, che egli seguiva e curava personalmente.
Questa grande generosità e capacità organizzativa ha consentito a Michelangelo Picone di promuovere a Zurigo negli anni 1997-2000, insieme a Georges Güntert, la monumentale Lectura Dantis Turicensis, il primo ciclo completo di lecturae Dantis tenuto fuori dall’Italia, poi pubblicato dall’editore Cesati negli anni 2000-2002. Si tratta di un’opera preziosissima e imprescindibile per gli studi danteschi, in cui  spiccano poi le molte lecturae che Picone ha condotto personalmente, sempre puntuali e innovative.
Ma il suo impegno nella promozione degli studi danteschi è testimoniato anche dalla oculata e brillante direzione della prestigiosa rivista «L’Alighieri», condivisa, presso l’editore Longo di Ravenna, con Andrea Battistini a partire dal 2001.
Nell’àmbito della sua molteplice e sempre eccellente attività scientifica, gli studi danteschi occupano dunque un posto di assoluto rilievo. Le ricerche giovanili sulla tradizione lirica medievale assumono già negli anni Settanta una prospettiva dantesca e culminano nel 1979 con la pubblicazione di un libro fondamentale, «Vita Nuova» e tradizione romanza. Questa linea di ricerca proseguirà nel tempo e la sua importanza sarà poi confermata molti anni più tardi con l’importante volume Percorsi della lirica del Duecento. Dai Siciliani alla «Vita Nova» (2003).
Ma a partire dagli anni Ottanta la sua attenzione si sposta anche sulla Commedia, di cui diviene ben presto uno dei più autorevoli interpreti e su cui ha offerto decine di contributi decisivi. Le linee più feconde del suo molteplice approccio critico al poema dantesco sono forse quelle che esplorano le relazioni fra Dante e le tradizioni letterarie, specialmente romanze e classiche, con le quali il poeta si confronta. In particolare Michelangelo Picone è stato fra i principali protagonisti del rinnovamento degli studi sui rapporti fra Dante e i poeti classici, soprattutto Ovidio, àmbito che costituisce attualmente uno dei terreni di ricerca più fecondi nel panorama internazionale dei Dante studies.
Questi e molti altri aspetti della sua complessa e brillante figura di studioso saranno approfonditi nel corso dell’incontro promosso dai colleghi bolognesi che desiderano ricordare commossi la scomparsa troppo prematura dell’amico e insieme l’eccellenza dello studioso: la solidità e l’ampiezza dei risultati raggiunti, ma anche l’attualità e la vitalità delle prospettive di ricerca.


Martedì 26 maggio 2009, ore 16
Aula Forti – Dipartimento di Italianistica
via Zamboni, 32 – Bologna


Info:
Tel. 051.2098558
depital.infobiblio@unibo.it
www.biblioitalianistica.unibo.it

Allegati
Depliant con programma dell'incontro