Un progetto di spettacolo e workshop di Physical-Visual Theatre e poesia
una produzione Jack and Joe con il sostegno della Regione Toscana
in collaborazione con Festival di Segesta, La Città del Teatro di Cascina, Comune di San Casciano V.P. e circuito dei Teatri di Pietra
ideazione e regia Adriano Miliani
interpreti Sergio Licatalosi, Adriano Miliani, Tiziana Scrocca, Luca Stetur
musiche originali M° Massimo Barsotti
scenografia Adriano Miliani, Mirella Lampertico e Riccardo Macinai
ingegnere del suono Matteo Ciardi
luci Marco Falai e Tommaso Checcucci
video Tommaso Branconi
organizzazione Mirella Lampertico

E così da quel remoto 1300 la Divina Commedia appartiene all’Umanità, amata a qualunque latitudine ha superato il suo tempo, vivendo in eterno.
Partendo dalla fine dell’Inferno arrivando all’inizio del Paradiso, lo spettacolo che abbiamo creato è ambientato soprattutto in Purgatorio, uno dei libri meno sondati della Divina Commedia, nel quale Dante e Virgilio si muovono visionari all’interno di una scenografia fatta di aria, quasi impalpabile, che gonfiandosi e sgonfiandosi in perenne movimento assume forme e colori che danzano insieme ai protagonisti accompagnati dal testo originale della Divina Commedia, filo conduttore di una messa in scena moderna e multi linguaggio.

Una Commedia (la nostra!), Divina (quella del sommo poeta!)
Un viaggio fantastico attraverso la cantica del Purgatorio, luogo comparabile alla nostra vita terrena, sospesa tra il bene e il male, barcollante tra valore e viltà, modestia e vanità, incontro e scontro con personaggi, condannati o beneficiati secondo le loro colpe o i loro meriti, in un’epoca di corruzione, di perdita di valori….

NOTE DI REGIA
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello così nel 1300 Dante scriveva dell’Italia, così ai tempi nostri noi sentiamo ancora la nostra Italia.
Ecco dunque il perché della scelta di rappresentare il Purgatorio, l’unica cantica della Divina Commedia, dove il tempo, ovvero lo scorrere della vita, è ancora reale. Dove tutto è in movimento e niente è definitivo, dove i penitenti del Purgatorio hanno ancora una possibilità di ascesa al Paradiso, dove ancora non tutto è perduto, dove la rinascita è possibile (dunque un inno alla vita), dove il sogno (quindi il mondo fantastico come salvezza dell’anima), è ancora possibile. Il Purgatorio è stato volutamente letto in un’ottica di colori, gioia, allegria… di ‘speranza’, che è stata colta in modo entusiasmante dal pubblico, soprattutto dai giovani e dalla gente comune, restituendoci gratitudine e conferme sulle nostre scelte artistiche. [Adriano Miliani]

Lo spettacolo ha avuto un periodo di residenza presso La Città del Teatro e ha debuttato, con il primo quarto della luna nuova, la notte del 9 luglio 2011 nel giardino dell’osservatorio astronomico di Torre Luciana di San Casciano V.P. (Firenze), luogo magico e suggestivo scelto in omaggio al divino poeta. Il tour è proseguito nella stagione estiva con repliche al teatro Romano di Volterra, al Teatro antico di Segesta, al Chiostro S. Chiara di Termini Imerese e al Festival Internazionale di teatro a Novosibirsk (Russia).

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