La Salerno Editrice celebra con Dante i 40 anni

Quarant’anni nel nome di Dante. La Salerno Editrice celebra quest’anno il quarantennale della sua fondazione intensificando l’impegno sul fronte degli studi danteschi, al punto che la Societa’ Dante Alighieri la ‘festeggia’, giovedi’ prossimo a Roma, con un convegno sulla sua attivita’, considerata punto di riferimento in materia in tutto il mondo.

La Salerno, che ha al suo attivo circa 900 titoli pubblicati per un totale di 1.400 volumi, sul fronte degli studi danteschi vanta opere straordinarie come il ‘Censimento’ e l”Edizione Nazionale dei Commenti danteschi’, la ‘Biblioteca storica dantesca’, la ‘Rivista di studi danteschi’, diretta dal suo presidente, Enrico Malato, e lavora alla monumentale ‘Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante’, in acronimo Necod.

“La sola rivista, semestrale, fondata nel 2001, ha fatto vedere la luce a 220 volumi, pari a 500 pagine l’anno”, ricorda Malato, sottolineando poi che “ogni anno sono pubblicati nel mondo da 1.000 a 1.500 contributi critici sull’opera di Dante, escludendo la scolastica e i testi divulgativi. La Divina Commedia e’ l’opera piu’ tradotta e stampata in lingua inglese dopo la Bibbia”. Opportuno, ma improbo, quindi raccoglierli e appunto questo sta facendo la Salerno con il ‘Censimento’ dei commenti danteschi, che raggiungera’ i 75 volumi, per un totale di 200 tomi, e del quale sono stati gia’ pubblicati 11 volumi, pari a 30 tomi. “Nei secoli i commenti sulla Divina Commedia sono centinaia, basti pensare che il primo risale al 1322, scritto dal figlio del poeta, Jacopo Alighieri, l’anno dopo la morte del padre. Gia’ dalle meta’ del ‘700 si parlava di tradurre e raccogoliere tutti i commenti e noi la stiamo realizzando. Abbiamo inziato negli anni ’90 del secolo scorso”, sottolinea Malato. Fra le realizzazioni principali della casa editrice, oltre alla storica collana d’esordio, dedicata a ‘I novellieri italiani’, spicca anche il periodico ‘Bibliografia Generale della Lingua e della Letteratura Italiana’, in acronimo Bigli, che aggiorna con cadenza annuale non solo sulla produzione di italianistica, ma sulla circolazione e la ricezione della cultura italiana in Italia e nel mondo. Tutti i progetti sono ancora in corso, ma il posto d’onore spetta comunque a Dante.

“L’abbiamo avviata- continua- con il sostegno delle Fondazioni Banco di Napoli e Banco di Sicilia e il patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni culturali e quest’anno usciranno il ‘De vulgari eloquentia’ e ‘Il Fiore’, io mi sono preso la responsabilita’ di curare la Divina Commedia”, spiega Malato, che al di la’ dell’ormai quarantennale avventura editoriale e’ un italianista e studioso di Dante internazionalmente noto.
L’opera sconta la prima, forse la principale difficolta’ nel riproporre i testi di Dante, nel senso che questi non esistono nel senso moderno: “La Bibbia di Gutemberg viene stampata nel 1445, Dante Alighieri muore nel 1321, di nessuna delle sue opere resta il manoscritto originale e ovviamente tutte furono poi stampate a partire da copie realizzate a mano, quindi contenenti errori, elisioni e quant’altro -ricorda Malato- insomma, malgrado esistano 700 anni di commenti alla Divina Commedia ed alle altre opere di Dante, per nessuna abbiamo piena certezza del testo originale, della lezione di Dante”. “La filologia dantesca deve quindi, anzitutto, accertare la lezione di Dante, poi passare al commento, a un commento aggiornato, moderno, che raccolga tutte le problematiche affrontate in questi 700 anni”, spiega Malato, specificando che per la ‘sua’ versione della Divina Commedia fara’ riferimento a quella realizzata da Giorgio Petrocchi a meta’ degli anni ’60 del secolo scorso, quando curo’ ‘La Commedia secondo l’antica vulgata’, pubblicata in quattro volumi tra il 1966 e il 1967. “Su quel testo opero con qualche centinaio di interventi -sottolinea Malato- cercando di recuperare il piu’ possibile quello che secondo me e’ l’originale”

La casa editrice ha al suo attivo anche collane come ‘Testi e documenti di letteratura e di lingua’ o ‘Documenti di poesia’. Fuori collana sono state progettate e avviate a realizzazione opere di grande impegno. Tra le prime e piu’ prestigiose serie, un posto di rilievo assume ‘Profili’, fondata da Luigi Firpo poi diretta da Giuseppe Galasso, dedicata alle biografie di grandi personaggi d’ogni epoca. Dopo il compimento della prima vasta opera su ‘Lo spazio letterario di Roma antica’, la Salerno Editrice ha inoltre avviato, e in gran parte concluso, altre ‘Grandi Opere’: ‘Lo spazio letterario della Grecia antica’, ‘Lo spazio letterario del Medioevo’, la ‘Storia della letteratura italiana’ e piu’ recentemente la ‘Storia d’Europa e del Mediterraneo’, diretta da Alessandro Barbero, in 15 volumi. I 40 anni dalla casa editrice, sottolinea la Societa’ Dante Alighieri “segnano una tappa nella storia della Editoria di alta cultura umanistica in Italia. Attraverso il recupero e la riproposta in rigorose edizioni critiche di classici piu’ e meno frequentati, la ricostruzione in grandi sintesi dei principali eventi della storia della cultura italiana ed europea, l’approfondimento di specifiche problematiche di critica letteraria, artistica, filosofica, storica, la Salerno Editrice ha dato un contributo importante al progresso della cultura italiana nel dopoguerra”. Per questi motivi, la Dante Alighieri “ha ritenuto di sollecitare l’attenzione dei propri soci e del pubblico internazionale sull’evento, organizzando, insieme alle piu’ insigni personalita’ della cultura italiana, un incontro per celebrare quanto e’ stato fatto in 40 anni di appassionato lavoro e insieme indicare le linee degli impegnativi programmi in fieri”. L’incontro si terra’ giovedi’ prossimo, alle ore 18, nella sede della Dante Alighieri a Roma, a Palazzo Firenze, in piazza Firenze. Ai saluti istituzionali dell’Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della Societa’, di Paolo Peluffo, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e di Maurizio Fallace, Direttore Generale per i Beni Librai del Mibac, faranno seguito gli interventi di alcuni fra i massimi studiosi italiani chiamati a illustrare i diversi settori d’attivita’ della casa editrice: Luca Serianni, Vicepresidente della Dante Alighieri e professore di Storia della Lingua italiana alla Sapienza; Luciano Canfora, professore di Filologia greca all’Universita’ di Bari; Piero Boitani, professore di Letterature comparate alla Sapienza; Claudio Strinati, Dirigente Generale presso il Mibac. Moderera’ l’incontro Paolo Mieli, presidente di Rcs, e le conclusioni saranno di Enrico Malato, Presidente della Salerno Editrice.
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