La mostra sarà allestita dal 14 settembre 2021 al 10 gennaio 2022 nel Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze in occasione delle celebrazioni del settecentenario della morte del Sommo Poeta

Le suggestive incisioni create da Gustave Dorè nel 1861 per la Divina Commedia di Dante Alighieri prenderanno vita grazie al progetto “Dante Il poeta eterno” a cura dell’artista Felice Limosani che sarà ospitato dal 14 settembre 2021 al 10 gennaio 2022 nel Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze in occasione delle celebrazioni del settecentenario della morte del Sommo Poeta. Nel suo saggio politico De Monarchia (1312-1313) Dante si definì un albero che fruttifica e non una voragine che inghiotte. È da questa visione che l’artista multimediale Felice Limosani è partito nel concepire il progetto.

La “visione” di Felice Limosani

Dante il poeta eterno non nasce come una mostra multimediale realizzata con proiezioni e immagini in alta definizione – ha dichiarato Limosani – intende essere un progetto culturale che interpreta le “Digital Humanities” che rappresentano una grande opportunità in termini di innovazione e rinascita socio-culturale. Fondere le discipline umanistiche con le tecnologie contemporanee rappresentano una grande opportunità sia per attualizzare il patrimonio storico e culturale, sia per umanizzare le tecnologie in una modalità che metta al centro l’uomo. L’approccio multimediale con cui stiamo elaborando la fruizione della mostra è realizzato in collaborazione con la piattaforma di innovazione H-Farm di Treviso. L’idea è quella di trasformare i contenuti di un’esperienza mussale aggiornata ai nuovi linguaggi espressivi in una lezione didattica digitale e in un progetto sociale da rilasciare in comunità, ospedali, orfanotrofi. Dante – ha concluso – continua a essere una grande metafora di vita, basti pensare che riuscì a trasformare l’esilio nel più grande poema scritto da un uomo. In questo momento storico in cui abbiamo bisogno di speranza e di rinascita credo che due suoi versi possano venirci incontro. Partendo dalla sua vicenda  umana: ‘nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura‘, ma a venirci in contro è l’ultimo verso: ‘e quindi uscimmo a riveder le stelle’ “.

La mostra

Partendo dalla digitalizzazione di 135 tavole di Dorè, rese disponibili dalla Fondazione Alinari Firenze, le immagini del viaggio ultraterreno di Dante dall’Inferno al Paradiso costituiranno un percorso perfettamente in armonia con il Chiostro del Brunelleschi, la Cappella Pazzi, la Cripta e il Cenacolo di Santa Croce. L’allestimento prevede tre livelli di esposizione con immagini statiche retro illuminate, immagini animate con proiezioni e movimento nelle immagini attraverso la realtà virtuale, per una fruizione intimistica e contemplativa abbinata all’esperienza interattiva e digitale. Un unicum che offrirà un’esperienza museale aggiornata ai nuovi linguaggi, rispettosa del luogo ed evoluta nella sua narrazione.

I promotori dell’iniziativa

Il progetto che non intende “spiegare” la Divina Commedia ma “raccontare” Dante Alighieri e l’attualità del suo messaggio universale vede la luce grazie alla fondamentale collaborazione tra il FEC – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, il Comune di Firenze, l’Opera di Santa Croce e Felice Limosani Studio s.r.l. Società Benefit