All’iconografia della seconda cantica dantesca, con opere realizzate dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi, è dedicata la mostra “Il Purgatorio degli italiani. L’immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Classense”, allestita nel Corridoio grande (via Baccarini 3) dal 22 giugno al 14 luglio.
L’esposizione è organizzata in occasione della trentesima edizione del Ravenna Festival. In parallelo allo spettacolo “Purgatorio”, in coproduzione con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, ideato e diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, viene presentata una selezione di edizioni illustrate moderne e contemporanee tratte dalle collezioni classensi, vera e propria ricostruzione dell’immaginario dantesco che dalla seconda metà dell’Ottocento ai nostri giorni ha ispirato artisti tra loro diversissimi per temperamento, formazione e percorsi biografici. Il percorso si snoda dunque tra Francesco Scaramuzza, Gustave Dorè e Amos Nattini, maestri del XIX secolo, fino alle graphic novel e alle illustrazioni contemporanee del giapponese Gō Nagai e di Milton Glaser. Tutti gli artisti sono accomunati da straordinaria sensibilità nei confronti delle suggestioni offerte dalla Commedia e con la loro produzione aggiungono elementi di riflessione al tema dell’edizione 2019 del Ravenna Festival “…per l’alto mare aperto…”, incentrato su Ravenna
crocevia di popoli, città sull’acqua, con l‘anima pellegrina e per ciò stesso accogliente, così come fu per il Poeta esule che qui trovò ristoro, amicizia e ispirazione. La mostra sarà aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 19, domenica e lunedì dalle 14 alle 19. Ingresso libero.