Santa Geffa, una «commedia divina» nelle campagne di Trani
Sabato 7 Agosto 2010

«Procede a gonfie vele ormai da più di una settimana il progetto Avventura Santa Geffa, che quest’anno porta gli oltre 250 bambini in viaggio per i tre mondi ultraterreni della commedia dantesca. Come dire che il gioco si fa duro, perché aspira a riscoprire i valori di una poesia forse troppo dimenticata o appesantita nei libri di scuola, e di un insegnamento sul bene e sul male un po’ antico ma ancora valido.

Attraverso i giochi a tema che di giorno in giorno riprendono un canto della Divina Commedia, i ragazzi protagonisti dell’Avventura ascoltano e rivivono stupiti questo poema in rima e terzina che volle essere, per la gente del Trecento, una sorta di catechismo dal quale imparare ad applicare la legge divina nelle vite di tutti i giorni.

Da sempre l’uomo ha sperimentato il fascino del male e i lettori di Dante hanno seguito il clamore dell’Inferno con più passione della beata quiete del Paradiso. Ma senza nulla togliere alle battaglie d’acqua e ai percorsi nel fango che traducono in gioco i versi di Dante, il progetto non dimentica la parte educativa. Tra tanto divertirsi, cerca anche di attualizzare il concetto di “inferno” e trarne qualche utile insegnamento per la crescita dei ragazzi nella società di oggi. Non si tratta di spaventare i bambini con la minaccia di una punizione ultraterrena, quanto piuttosto di preferire il bene al male a partire dalla nostra vita.

Si spiega così il primo giorno di Avventura, un’accoglienza a Santa Geffa diversa dal solito, con la campagna sporca e in disordine che i bambini hanno rimesso a posto; poi la visita a un luogo sporco per davvero e non per gioco, la collina di rifiuti, la vecchia discarica poco lontana dal sito archeologico. L’Inferno è anche qui, dove la gente non rispetta il territorio in cui vive.

Non a caso il territorio continua a essere il fulcro delle attività di Xiao Yan. Ieri mattina, giovedì 5 agosto, i ragazzi di Santa Geffa si sono incontrati in piazza Dante invece che in campagna, per giocare tra le strade della città. Un modo per conoscere un po’ la storia di Trani, dei suoi vicoli come dei suoi abitanti: Maria Ciardi, per dirne una, la donna che nel 1799 preferì togliersi la vita piuttosto che subire la violenza dei soldati francesi. E chissà che in città i bambini non siano riusciti a trasmettere un po’ dell’entusiasmo dell’Avventura a chi ancora non la conosceva.

In una settimana di giochi, Dante e Virgilio ci hanno guidati nei primi gironi dell’inferno, alla conoscenza di golosi e violenti; ora però è il momento di proseguire, gli iracondi e gli accidiosi ci aspettano. La strada verso il Paradiso è ancora lunga, ma nei prossimi giorni torneremo a parlarne: intanto, giochiamo.»

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