Sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad aprire, il 5 settembre 2020 a Ravenna, le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, che coinvolgeranno la città, la regione Emilia-Romagna e l’intero Paese fino a settembre 2021, quando, domenica 12, un concerto del maestro Riccardo Muti in piazza San Francesco saluterà la conclusione degli eventi dedicati al padre della lingua italiana. La presentazione del ricco programma con eventi di grande qualità e richiamo è avvenuta il 30 luglio al Teatro Rasi, ad opera del Sindaco Michele de Pascale e del Presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con loro l’Assessora alla cultura Elsa Signorino e gli esponenti più importanti delle istituzioni e dei soggetti culturali ravennati.

Con la regia del Comune di Ravenna, il sostegno della Regione Emilia-Romagna, l’apporto del Comitato Dantesco di Ravenna, il coinvolgimento delle eccellenze culturali cittadine, affermate in ambito nazionale e internazionale, Ravenna propone dunque alla comunità locale, all’Italia e al mondo un complesso di iniziative che comprendono eventi istituzionali, letterari, espositivi, performativi, didattici e di ricerca, accompagnati da interventi strutturali che lasceranno un segno tangibile di questo settimo centenario, in un percorso che oltrepasserà il 2021. Lo hanno ricordato de Pascale e Signorino.

 

Le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante a Ravenna si legano infatti ad una tradizione ininterrotta: Ravenna onora Dante da quella notte tra il 13 e 14 settembre 1321, quando terminò l’avventura mortale del Poeta, consegnata all’eternità della memoria. Quello che il 30 luglio è stato presentato è già un programma molto corposo e articolato, ma è destinato ad arricchirsi ulteriormente, anche grazie ai 38 contributi derivanti dalla “chiamata pubblica” e a quelli dei soggetti selezionati e convenzionati dal Comitato dantesco.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla mostra di Forlì – che secondo alcuni sarebbe stata scippata a Ravenna, e vai tu a sapere perché si debba ragionare così per una cosa encomiabile organizzata da un’altra città – ora questo programma potrebbe riuscire a mettere molte cose al loro posto. E riportare Ravenna alla testa delle celebrazioni dantesche italiane, come è giusto che sia. Le attese erano tante, il programma non le delude. L’apertura in grande stile con il Presidente della Repubblica e la chiusura con i tre grandi concerti di Riccardo Muti sono eventi destinati già a passare alla storia e a fare un gran bene alla cultura italiana e a Ravenna. Ma certamente non mancherà anche in questa occasione chi cercherà di dire che si doveva e poteva fare di più. E ci mancherebbe. D’altronde le elezioni sono dietro l’angolo e alzare la posta a parole non costa nulla.

IL 5 SETTEMBRE: APERTURA DELLE CELEBRAZIONI

La serata del 5 settembre, alla presenza appunto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vedrà alle 20.30 la riapertura solenne della tomba e del vicino quadrarco di Braccioforte, al termine di un intervento di restauro che ha restituito al sepolcro dantesco, progettato dall’architetto Camillo Morigia, il suo volto originario, nonché l’inaugurazione della nuova illuminazione.

A cura della Fondazione Ravenna Manifestazioni, prima della scopertura del monumento restaurato, l’ensemble vocale Voces Suaves eseguirà Quivi sospiri di Luzzasco Luzzaschi dal Secondo libro dei madrigali a cinque voci (1576) dove sono musicati versi del canto III dell’Inferno; e al termine della cerimonia Io sono amore angelico di Joanne Metcalf da Il nome del bel fior (1988) dove sono musicati versi del canto XXXIII del Paradiso.

Successivamente, in piazza San Francesco, la pianista Yulianna Avdeeva eseguirà la Fantasia quasi Sonata – Après une Lecture de Dante, di Franz Liszt, mentre il baritono Luca Micheletti e il pianista Davide Cavalli proporranno Il conte Ugolino dal canto XXXIII dell’Inferno, di Gaetano Donizetti.

In chiusura l’attore Elio Germano leggerà il canto XXXIII del Paradiso.

L’intero evento verrà trasmesso in diretta streaming e sarà visibile anche su un maxi schermo in Piazza del Popolo.

I GRANDI EVENTI

La stessa Fondazione Ravenna Manifestazioni proporrà progetti internazionali di spettacolo dal vivo lungo tutto l’arco dell’anno. In particolare la Trilogia d’Autunno con la prima mondiale di un’icona del balletto quale Sergei Polunin; l’edizione 2021 del Ravenna Festival; il trittico dantesco Inferno, Purgatorio, Paradiso, che ha già visto le prime due tappe negli scorsi anni e che culminerà nel 2021 con la rappresentazione del Paradiso realizzato dal Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, con il sostegno del Comune di Ravenna, su commissione di Ravenna Manifestazioni. Oltre a questo, anche Teatro delle Albe – Ravenna Teatro proporrà numerosi eventi performativi di carattere internazionale (vedi comunicati di Ravenna Manifestazioni e Teatro delle Albe – Ravenna Teatro).

Alcuni giorni dopo, l’11 settembre alle 17, sarà inaugurata alla biblioteca Classense Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, la prima mostra del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente, curato dalle istituzioni Museo d’arte della città di Ravenna e Classense (vedi comunicato Mostre ed eventi espositivi).

Il 13 settembre, dalle 9.30, verrà celebrato, come di consueto ogni seconda domenica di settembre, l’annuale della morte di Dante Alighieri, quest’anno il 699°. Dopo la messa nella basilica di San Francesco (dove si tennero i funerali di Dante) officiata dal cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça, bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana, ci saranno una azione corale di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari (Ravenna Teatro – Teatro delle Albe) con i cittadini del Cantiere Dante, l’offerta da parte del Comune di Firenze dell’olio per la lampada votiva alla tomba e la  prolusione di Carlo Ossola, presidente del Comitato dantesco nazionale. Alle 21 nella basilica di San Francesco lo stesso cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça celebrerà il Transitus in morte Dantis. Tutta la giornata sarà documentata da Alex Majoli, fotografo ravennate, dal 2001 membro effettivo della agenzia internazionale fotografica Magnum Photos e dal 2011 al 2014 presidente, che realizzerà un video. Da quest’anno inoltre la città di Firenze non solo donerà l’olio per la celebrazione dell’annuale, ma grazie a un accordo con la Galleria degli Uffizi fornirà annualmente un prestigioso prestito a tema dantesco che sarà esposto a Casa Dante.

Dal 14 settembre 2020, presso la Tomba di Dante, ogni giorno alle 18, perpetuamente, si leggerà un canto della Commedia, nell’iniziativa L’ora che volge il disio, che nei decenni che ci accompagneranno verso l’ottavo centenario raccoglierà nel Museo Dantesco le immagini di grandi protagonisti dell’arte e della società, alternate a quelle di cittadini e cittadine, turisti e turiste, intenti a cimentarsi con l’opera del Sommo Poeta.

Un altro evento annunciato dal Sindaco è quello di un percorso dantesco o da Venezia a Ravenna che richiamerà l’ultimo viaggio del Sommo Poeta prima di morire per gli effetti della malaria a Ravenna. Sarà un percorso fra che “faremo come comunità” sulle orme di Dante, ha detto de Pascale.

LA GIORNATA DEL 10 OTTOBRE

Il 10 ottobre la città di Ravenna sarà ricevuta in udienza papale da Papa Francesco, che benedirà la croce che Paolo VI donò a Ravenna e ‘a Dante’ nel 1964, oggi custodita alla Biblioteca Classense. In quella occasione, il Sindaco Michele de Pascale inviterà ufficialmente il Papa a Ravenna, come ha riferito in conferenza stampa.

LE OPERE PERMANENTI

Il 2020 e il 2021 lasceranno preziose memorie dantesche, oltre che nei cuori e nelle menti di tutti coloro che avranno la fortuna di vivere queste celebrazioni, anche nella città stessa, grazie a interventi strutturali dedicati. A partire appunto dal sepolcro e dal quadrarco di Braccioforte restaurati; e poi ancora la sistemazione della vicina Piazza Caduti, prevista per settembre di quest’anno e che sarà oggetto di un più ampio progetto di riallestimento. Nel settembre 2021 anche nella Zona del Silenzio sarà realizzato un percorso di arte contemporanea a mosaico. Entro la fine del 2020 saranno inoltre inaugurati il nuovo Museo Dantesco ed entro la primavera 2021 Casa Dante, nell’attuale Casa Farini, a pochi passi dal Museo e dalla tomba. Per quanto riguarda il primo, un comitato scientifico ha tracciato un progetto di riallestimento che mira a dare unitarietà all’esposizione e alla fruizione dei contenuti: un percorso espositivo in cui mettere in valore una scelta dal patrimonio esistente (la cassetta delle ossa, l’arca lignea che accolse lo scheletro, ecc.) attraverso tecnologie innovative fruibili da un pubblico internazionale e variegato. La finalità del progetto Casa Dante è invece quella di integrare al Museo un’area espositiva dedicata in collaborazione con istituzioni museali nazionali e internazionali, un deposito/laboratorio didattico (per gli oggetti non esposti), uno spazio di sosta, lettura e riflessione silenziosa nel cortile e nel giardino, ma anche una libreria specializzata e una “Design Gallery”, con bookshop e visitors center, che vuole dialogare con il mondo del design industriale e della comunicazione visiva.

A questo proposito il Sindaco Michele de Pascale ha annunciato un’altra importante novità: in base a un accordo con la Galleria degli Uffizi di Firenze ogni anno a partire dal 2021 insieme all’olio rituale per l’Annuale Dantesco, la città di Firenze presterà un’importante opera a tema dantesco custodita agli Uffizi alla città di Ravenna, opera che sarà esposta a Casa Dante.

LA RICERCA, I CONVEGNI, LE ALTRE INIZIATIVE

Tra i protagonisti del settimo centenario dantesco non poteva mancare l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Da marzo 2021, sotto il coordinamento del professor Marco Bazzocchi, delegato del rettore alle iniziative culturali dell’Ateneo, si svolgerà un evento nazionale in occasione del Dantedì su Dante e la poesia contemporanea.

È stato poi condiviso un accordo quadro con il dipartimento di Beni Culturali che comprende attività di ricerca, divulgazione e disseminazione dei risultati dei diversi ambiti di studio, di cui sono già a calendario importanti cicli di conferenze. Nell’ambito di questo accordo è stato organizzato il congresso internazionale che dal 26 al 29 maggio 2021 porterà tutti coloro che nel mondo hanno studiato, secondo le diverse prospettive, il lascito dantesco a confrontarsi a Ravenna sugli esiti ultimi della ricerca. Accanto a decine di sessioni parallele specialistiche sono previsti incontri pubblici con i più rinomati tra i dantisti, da Teodolinda Barolini a Zygmunt Baranski, da Lina Bolzoni ad Emilio Pasquini.

Grande potenziamento è dato poi alle attività di ricerca e agli studi preliminari per la conservazione del patrimonio dantesco; è in corso di definizione un accordo specifico che riguardi la conservazione delle testimonianze materiali, la ricerca e lo studio, con la finalità di individuare i migliori protocolli di conservazione per la Tomba nel suo complesso.

Dall’Università di Bologna, verrà fatta la ricognizione delle ossa del Sommo Poeta, a fini conservativi.

È stato portato inoltre avanti un fitto dialogo con le scuole del territorio provinciale che hanno elaborato oltre sessanta progetti che il Comune di Ravenna sosterrà e comunicherà nell’ambito del programma; cinque di essi sono già stati realizzati, nonostante la chiusura delle scuole per più di quattro mesi. La progettualità elaborata è contraddistinta dalla pluralità dei saperi (umanistici, scientifici, estetici), dalla partecipazione, dal desiderio di sentirsi soggetti attivi e propositivi.

È stato inoltre progettato un percorso specifico per le scuole di ogni ordine e grado volto a promuovere Dante come motivazione della visita a Ravenna. Tale progetto ha il merito di essere occasione di formazione per gli studenti delle scuole ravennati che si faranno ambasciatori di Dante presso i loro compagni di altre città. La Fondazione Ravennantica avrà il compito di coordinare, promuovere e sostenere questo importante scambio culturale ed elaborare proposte di qualità volte alla conoscenza e alla fruizione diffusa del lascito dantesco.

Ancora, numerosissime saranno le iniziative letterarie; tra tutte spiccano le storiche Letture Classensi – che ripercorreranno nel biennio 2020/2021 i cinquanta e più anni della loro storia, che ha visto a Ravenna la presenza e la lezione di maestri quali Natalino Sapegno, Maria Corti, Ezio Raimondi, Cesare Segre, Remo Bodei, Emanuele Severino, Ignazio Baldelli, Edoardo Sanguineti, Mario Luzi – ma si ricordando anche le Conversazioni Dantesche, dedicate quest’anno al tema multiforme del contagio, e l’inedita Notte della Poesia, con reading e performance musicali a tema dantesco, a cura di Scrittura Festival e Bronson Produzioni, che omaggerà Dante anche attraverso il festival di musica sperimentale Transmission.

Infine Ermanna Montanari e Marco Martinelli non solo daranno vita alla rappresentazione del Paradiso e di tutta la trilogia Dantesca ma saranno ambasciatori della poesia di Dante nel mondo. Con DANTE NEI CINQUE CONTINENTI Marco Martinelli e Ermanna Montanari, con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e partner del mondo del teatro, della cultura, dello studio dantesco, partendo dal trittico per Ravenna Festival, che ne rimane fecondo epicentro, porteranno la poesia dantesca in 5 continenti – in Europa, insieme a Timisoara (Romania) Capitale Europea della Cultura, negli USA, in Sudamerica, in Africa e in Asia – ‘mettendo in vita’ il poema ogni volta in relazione alle lingue, agli artisti, ai cittadini del luogo. La calamita sarà la poesia, Dante in primis, e sulla sua scia Vladimir Majakovskij, Emily Dickinson, Ezra Pound, Etty Hillesum, e poeti dei diversi paesi: i versi saranno come un grimaldello per scandagliare la polis e far venire fuori la melma e le pepite d’oro, in un intreccio di lingue e di suoni. Per illuminare i “milioni di contraddizioni” che siamo e vivere una possibilità contro la corrosione nella realizzazione di un’opera comune.

Per il dettaglio delle diverse iniziative si rimanda ai PDF allegati e agli altri articoli sullo stesso tema

Ravenna Festival

Le Mostre

Teatro delle Albe – Ravenna Teatro

ScrittuRa Festival – Bronson