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L’inaugurazione
I chiostri francescani “tornano a riveder le stelle”
Nel complesso ampi spazi dedicati a Dante
Il restauro costato 5 milioni di euro è durato tre anni

di Domenico Mollura

Tornano a risplendere, dopo un complesso restauro durato tre anni, i Chiostri Francescani di Ravenna. L’evento era molto atteso e la grande presenza di pubblico alla prima inaugurazione ne ha confermato l’importanza. L’inaugurazione, avvenuta stamane, si è trasformata in una festa per la città, che ha partecipato al ritrovamento di un vero e proprio gioiello del centro storico. Il restauro, che ha avuto un costo di circa 5 milioni di euro, è stato progettato dalla Koinè progetti e realizzato dalla Ediltecnica, dal Laboratorio del Restauro, dalla Valerio Maioli e dalla Vr con la prestigiosa presenza di Cassina per l’arredamento di alcuni ambienti interni.

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Lanfranco Gualtieri, ha ripercorso le tappe che hanno condotto la Cassa di Risparmio di Ravenna prima (1950), e la stessa Fondazione dopo (2001) ad acquisire la proprietà del complesso monumentale dei Chiostri. Il recupero funzionale, che coincide con il 170esimo anniversario dell’apertura della Cassa di Risparmio di Ravenna, è intervenuto sia sulle parti strutturali dei fabbricati e degli spazi porticati, sia sulla funzionalità dei diversi ambienti, che ospiteranno attività ed istituzioni diverse. Hanno trovato, infatti, collocazione l’Archivio Storico e la Biblioteca della Cassa di Risparmio (che raccoglie documenti dell’Istituto a partire dal 1928), una sala conferenze da 70 posti e una sala polifunzionale alle quali si aggiungono lo storico Museo Dantesco e la Biblioteca del Centro Dantesco, punti di riferimento – in città e non solo – per «un approccio colto al Sommo Poeta». Ultimo gioiello in ordine di tempo è il Fondo librario di Enzo Bettiza – presente all’inaugurazione – che raccoglie volumi della letteratura e della filosofia nord-europea e balcanica. I Chiostri ritrovati – prosegue Gualtieri – rappresentano un lascito culturale «alle generazioni future che contribuisce al senso di spiritualità e di poesia della Zona del Silenzio, un tocco di fascino in più per la città in vista della candidatura a Capitale della Cultura del 2019 e del settimo centenario Dantesco del 2021».

Il presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, Antonio Patuelli, ha parlato di «emozione per la consapevolezza che oggi si realizza appieno il sogno di Luigi Rava» per 30 anni ai vertici della Cassa (dal 1890 al 1920) e Ministro del Regno negli anni ’10, sempre legato alla sua città non solo per la campagna delle bonifiche ma anche, insieme a figure come Corrado Ricci, per l’elevazione culturale di Ravenna. Il sogno era quello di acquisire nelle proprietà della Cassa, quel complesso monumentale – a quell’epoca sottovalutato – compreso tra la Tomba del Poeta e il Palazzo monumentale sede della Banca dalla fine dell’800. Un obiettivo complesso non riuscito per il sesto centenario Dantesco del 1921 ma solo nel 1950, grazie al contributo dell’Amministrazione comunale. Dopo anni di interventi parziali, il lavoro appena concluso, è riuscito a «destinare integralmente il complesso ad attività culturali», inserendo i Chiostri in quello che il Sindaco Mattaucci ha definito “il distretto culturale” di Ravenna, evidenziando, inoltre, l’unità (definita «merce rara nell’Italia di oggi») della comunità ravennate per il raggiungimento dell’obiettivo candidatura, sinergia sottolineata anche dalla dottoressa Ranaldi, sovrintendente ai Beni Culturali. Il primo cittadino ha colto l’occasione per comunicare una notizia altrettanto attesa: l’accordo raggiunto con il Ministero della Difesa per il recupero, a fini civili, della Caserma Dante Alighieri.

Monsignor Giuseppe Verucchi, arcivescovo di Ravenna-Cervia, ha ricordato il ruolo culturale di istituzioni cittadine impegnate per la conservazione e la diffusione dell’opera del Poeta, come il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di San Francesco, anticipando una prossima attività dello stesso Centro prevista in primavera all’interno del “Chiostro Dante”. Si tratta di un percorso didattico che, snodandosi su tre dei quattro porticati del Chiostro, attraverso pannelli e video, condurrà «migliaia di giovani» che affolleranno la città, nell’Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso, nell’esperienza e nella vita di Dante perché la visita alla Tomba del Poeta si trasformi in qualcosa di più che una semplice foto, che diventi essa stessa una esperienza «per dare voce ad un sepolcro», citando Padre Severino Ragazzini, fondatore nel Centro Dantesco.

Dopo la benedizione, la giornata inaugurale è proseguita con la visita ai Chiostri ed alla mostra fotografica realizzata da Giampiero Corelli che ha raccontato per immagini la vita multiforme del cantiere del restauro, attraverso le facce e le mani di chi ha reso possibile la rinascita di questo scrigno prezioso.

SALA STAMPA

Ha avuto luogo nella mattinata di oggi l’inaugurazione del complesso
monumentale degli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di
Risparmio di Ravenna, a conclusione di un importante progetto di
restauro che valorizza nel cuore di Ravenna una struttura di grande
interesse a supporto di un ulteriore sviluppo culturale.

Alla cerimonia d’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Gualtieri, il Presidente della
Cassa Patuelli, il Sindaco Matteucci, la Soprintendente Ranaldi e
l’Arcivescovo Mons. Verucchi. Erano inoltre presenti il Prefetto,
numerosi esponenti delle Istituzioni e del mondo culturale, economico e
professionale ravennate nonchè lo scrittore e giornalista Enzo Bettiza,
ed i progettisti architetto Patrizia Magnani e l’ingegnere Maurizio
Scarano dello Studio Koinè di Ravenna.

Nel suo intervento il Presidente della Fondazione Gualtieri si è
soffermato sulla fruizione degli Antichi Chiostri che ospiteranno anche
il Museo Dantesco gestito dall’Opera di Dante del Comune di Ravenna, il
Centro Dantesco della Provincia Bolognese dei Frati Minori Conventuali,
con la sua prestigiosa biblioteca di oltre 20 mila volumi, la biblioteca
giuridico economica artistica e storica della Cassa e della Fondazione,
la biblioteca della Fondazione Enzo Bettiza e l’Archivio Storico della
Cassa suddiviso in una sezione multimediale e in una sezione documentale
che costituisce un prezioso strumento di conoscenza delle vicende di
Ravenna e della Romagna dal 1840, che si rivolge soprattutto agli
studiosi ed alle nuove generazioni.

Nei Chiostri, nei quali per l’inaugurazione è stata allestita una mostra
fotografica curata da Giampiero Corelli sui lavori del restauro,
trovano inoltre collocazione un grande mosaico a parete del maestro
Paolo Racagni e due statue in ferro battuto dello scultore Augusto
Bartolotti raffiguranti San Francesco e Santa Chiara.

Nel suo intervento il Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di
Ravenna, Antonio Patuelli, ha affermato, fra l’altro, che con il
restauro si realizza appieno il grande sogno innanzitutto di Luigi Rava e
di tanti esponenti della Cassa di Risparmio di Ravenna e più di recente
della benemerita Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna cui la Cassa,
pochi anni fa, ha ceduto il complesso degli antichi Chiostri
Francescani in quanto più idonei e funzionali alle finalità statutarie
proprie della Fondazione.

Dopo il completamento del grande, in parte antico e in parte moderno
centro direzionale della Cassa e del Gruppo fra Piazza Garibaldi, Via
Dante, Via Boccaccio e Largo Firenze, ora il complesso dei Chiostri – ha
aggiunto il Presidente Patuelli – è stato mirabilmente restaurato,
ampliato e valorizzato strutturalmente e per la prima volta è
integralmente destinato a sole attività culturali, il che rafforza
nettamente l’alta qualità e le dimensioni complessive dell’ampio
complesso della zona Dantesca anche con l’attigua ed importante
biblioteca Oriani ed assai limitrofo all’enorme complesso della “grande”
Biblioteca Classense, di prossima apertura, che comprenderà anche gli
ampi e prestigiosi spazi dell’ex Istituto Olivetti e dell’ex Liceo
Artistico. In questo quadro è oggi particolarmente importante
l’inaugurazione del complesso dei Chiostri anche in vista di tutte le
iniziative in preparazione del settimo centenario dantesco del 2020-2021
ed anche come ulteriore argomentazione e qualificatissima struttura di
alto valore culturale – ha sottolineato il Presidente Patuelli – a
sostegno della candidatura di Ravenna capitale europea della cultura,
con Dante come uno degli originalissimi centri di attenzioni culturali
propri di Ravenna.

Il completamento dei restauri e della valorizzazione integrale a fini
culturali del complesso dei Chiostri – ha concluso il Presidente
Patuelli – è anche la migliore celebrazione dei 170 anni della nascita
della Cassa di Risparmio di Ravenna aperta nel 1840.

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