Ha come titolo Revolutions – Forms that turn la 16ma edizione dell’Australia’s Festival of Contemporary Art che si terrà a Sydney dal 18 giugno al 7 settembre 2008
Un tentativo di creare una costellazione di opere d’arte, storiche o contemporanee, che rappresentino o esplorino l’impulso di ribellarsi, di cambiare, far ruotare, girare, ripetere, specchiare, capovolgere o rivoltare dall’interno verso l’esterno, o di cambiare completamente punto di vista.
In questo desiderio di cambiamento si colloca la performance di Joan Jonas che il 22 giugno (alle ore 11 e alle 18) presso il Cell Blok Theatre della National Art School (Cnr Forbes & Burton Streets, Darlinghurst 2010) presenterà il suo Reading Dante con elementi tratti dall’Inferno e dal Paradiso.
Definita dal New York Yimes l’artista americana più importante della seconda metà del XX secolo, «cineasta, videasta, performer, disegnatrice, scultrice, la Jonas – leggiamo in un articolo di Giannina Mura pubblicato su “Il Manifesto” del 20 luglio 2005 – sfida le regole e le definizioni in un’interessante “scultura del tempo” dove mitologia, fiaba, letteratura, televisione, danza, rumore e musica tradotti in performances, video e instalalzioni dilatano, desincronizzano, destabilizzano la realtà per sovvertirla in alterità visionarie».
Info:
www.bos2008.com.
www.informatissimafotografia.it