L’evento rientra nel ciclo di incontri verso la nona edizione de “La Fiera del Libro” di Cerignola.
La strada verso l’edizione numero nove della Fiera del Libro di Cerignola si rende subito meritevole di interesse grazie al ciclo di incontri, i cosiddetti “Aperitivi con l’autore”, che rappresenteranno tappe di avvicinamento alla rassegna che avrà luogo nei giorni 21, 22 e 23 settembre. L’iniziativa rientra nel programma “Cerignola d’Estate”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cerignola, in partnership con le associazioni OltreBabele e AAD (Arte Architettura Design).
Location del primo di questi appuntamenti, nel tardo pomeriggio di venerdì 20 luglio, è stata il Bar Gorizia, che ha ospitato la presentazione del libro «Dante Pop. Canzoni e cantautori», del prof. Trifone Gargano, edito da Progedit, con le illustrazioni del giovane Carlo Volsa. Trifone Gargano, docente di lettere nelle scuole superiori e professore a contratto dell’Università degli Studi di Foggia, è un volto già noto al pubblico della Fiera del Libro di Cerignola. E dopo aver sottolineato quanto ormai si senta «con piacere quasi di casa» in questa rassegna e nella nostra città, a lanotiziaweb.it illustra la portata del messaggio contenuto nel suo libro: «Dante Pop è un Dante portato non solo nelle aule scolastiche e universitarie, ma per strada, in un bar o, come feci l’anno scorso a Molfetta, in spiaggia. Sempre più c’è questa richiesta popolare di riflettere, ascoltare, leggere il poema dantesco e le riscritture contemporanee». Fra le riscritture contemporanee dell’opera del sommo poeta vi sono quelle di diversi cantautori, ognuno con la sua specificità.
Il prof. Gargano fa alcuni esempi: «C’è Nicolò Agliardi, autore delle musiche della serie televisiva “Braccialetti rossi”, che con la sua canzone “Dante” immagina una Beatrice di oggi che rimprovera al suo ragazzo, verosimilmente Dante, di dedicarle poco tempo ed essere tutto assorbito dalla stesura del poema. C’è Vinicio Capossela – prosegue il docente – con tre brani presenti nell’album “Marinai, Profeti e Balene” in cui vi è un rispettoso recupero filologico per Ulisse, nella canzone “Nostos”, di Tiresia, per la canzone “Dimmi Tiresia”, e delle Sirene, nell’omonima canzone». Fra gli esempi citati c’è anche quello di un ex alunno del docente pugliese, Pierdavide Carone: «Ho avuto il piacere di averlo studente al liceo musicale “Don Milani” di Acquaviva delle Fonti. È un giovanissimo interprete che ha assorbito nelle aule scolastiche il poema e la lezione dantesca condotta da me, per poi rimasticarla e restituirla in “Ti vorrei”, una dolcissima e splendida canzone in cui immagina che una donna, Beatrice, spieghi al suo uomo, Dante, le leggi dell’universo. Anche con la più leggera “Ballata dell’ospedale” – conclude – vengono citati più passi della Divina Commedia, quelli dell’Inferno».
L’incontro – introdotto da Rita Oratore, presidente di OltreBabele, e moderato dalla prof.ssa Paola Grillo – ha visto Trifone Gargano coinvolgere il suo uditorio in un affascinante itinerario fatto di letteratura, musica e riflessione. Definisce sé stesso ancora uno studente, più che uno studioso, della Divina Commedia. Diversi sono i cantautori analizzati, quelli che si sono cimentati nel riformulare a loro modo il messaggio dantesco: da Fabrizio De André che con “Storia di un impiegato” (1973) narrava di un bombarolo che voleva sovvertire l’ordine sociale imposto dal potere borghese, focalizzato dal cantautore genovese in Dante, ad Antonello Venditti che in “Compagno di scuola” (1975), cita Paolo e Francesca in un brano in cui accusa la scuola attraverso la figura di un insegnante grigio, che da quarant’anni ripete le stesse lezioni e che rappresenta un’istituzione che «puzza di finto». Il percorso continua attraverso la “Serenata Rap” di Jovanotti, Grignani con “Destinazione Paradiso”, “Pia come la canto io” di Gianna Nannini, l’album “Pezzi” (2005) di Francesco De Gregori (nel quale è contenuto un brano in cui riscatta la bistrattata figura dell’“ignavo” Papa Celestino V), Caparezza con “Ludovico Argenti”, il tracotante personaggio dell’VIII canto dell’Inferno, e altri ancora, fino a giungere ai più recenti Ermal Meta, Fedez e Francesco Gabbani. La Divina Commedia è il primo grande ipertesto della storia della letteratura italiana e studiarne i versi deve servire a toccare le nostre emozioni, con l’obiettivo di renderci persone e cittadini migliori.
Più di ogni altro autore, Dante è stato colui che, attraverso la grande metafora del viaggio ultraterreno, è sceso nelle parti più recondite dell’animo umano per poi risalire – e farci risalire con lui, in un percorso di speranza volto ad elevarci – «a riveder le stelle». In conclusione, Trifone Gargano si fa portavoce di un proposito, auspicando possa essere seguito da tanti dei suoi colleghi insegnanti: «Bisogna saper gettare i semi verso i nostri studenti ed avere la pazienza di aspettare, perché verrà il tempo in cui porteranno i loro frutti».
Il primo dei quattro “Aperitivi con l’autore” va in archivio con un indubbio successo. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 9 agosto, quando Tony Di Corcia presenterà il suo «La femmina è meravigliosa. Vita impaziente di Andrea Pazienza» (ed. Cairo) presso Bramo Cioccolateria Perrucci.