Scuola Estiva internazionale in Studi Danteschi
Seconda edizione: 2008, 24-30 agosto
La seconda edizione della Scuola Estiva internazionale in Studi Danteschi si è volta a Ravenna da 24 al 30 agosto. Suggestiva cornice dell’atto inaugurale il giardino pensile del Palazzo della Provincia, in piena Zona dantesca, dove l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia Giuseppe Verucchi, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Ravenna Massimo Ricci Maccarini e l’Assessore allo Sviluppo e ai Rapporti Istituzionali del Comune Matteo Casadio, hanno portato il saluto delle Istituzioni e della Città ai 23 partecipanti, provenienti da diverse regioni d’Italia, ma anche da Bosnia-Erzegovina, Germania, Perù, Ungheria e Serbia.
Le lezioni, svolte nella Sala Mesini del complesso di S. Apollinare Nuovo, hanno visto alternarsi due moduli didattici intensivi dal tema: Francesco e i francescani nella ‘Commedia’: storia e teologia (prof.ssa Maria Pia Alberzoni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) e Introduzione al ‘Convivio’ (prof. Gianfranco Fioravanti, Università di Pisa), integrati da un seminario di Esercizi metrici su testi di Dante (prof. Aldo Menichetti, Università di Friburgo, Svizzera). La mattinata di sabato è stata dedicata a Il mosaico ravennate nella ‘Commedia’ (prof.ssa Laura Pasquini, Università di Bologna) con un vero e proprio itinerario dantesco attraverso i monumenti della Ravenna bizantina.
Tre gli appuntamenti della Scuola aperti alla Città e ai suoi ospiti: la lectio magistralis su Dante e Montale (prof. Claudio Scarpati, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), la conferenza dedicata a Dante e san Paolo (prof. Giuseppe Ledda, Università di Bologna), in occasione del Bimillenario della nascita dell’Apostolo, e l’evento finale San Francesco, chiesa di Dante: un viaggio virtuale nello spazio e nel tempo (prof. Alessandro Scafi, Waburg Institut London, musiche a cura di Monica Micheli, arpa, e Matteo Salerno, flauto, con la collaborazione tecnica della società Panebarco & C.), con la presentazione dei bozzetti dell’artista triestino Carlo Wostry, realizzati per il concorso indetto nel 1921 per affrescare a tema dantesco l’antica Basilica ravennate.
Coordinata da un comitato scientifico diretto dal prof. Giuseppe Frasso (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), e composto dai proff. Alessandro Ghisalberti (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), e Giuseppe Ledda, (Università di Bologna), la Scuola si è svolta con la collaborazione dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia e del Comune di Ravenna, ed è stata patrocinata dal Pontificio Consiglio della Cultura, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Ravenna, dalla Camera di Commercio di Ravenna, dalle società dantesche tedesca (Deutsche Dante Gesellschaft), americana (Dante Society of America) italiana e ungherese (Magyar Dantisztikai Társág), dalla Asociación Complutense de Dantología di Madrid e dalla Società Dante Alighieri, ed è stata sostenuta dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della SAF-Servizi Assicurativi Finanziari di Ravenna, della Rosetti Marino S.p.A., del Gruppo Cosmi e della Ravaioli Legnami.