“La poesia della natura nella Divina Commedia”

2007, 10 novembre
La Sezione “Studi e Ricerche” del Centro ha voluto con questo terzo convegno affrontare direttamente il testo dantesco, esaminando uno dei temi della sua poesia qual’è quello della natura. «Di una natura che in Dante non viene rappresentata di per se stessa, ma sempre come segno della realtà divina come dichiara Beatrice all’inizio del Paradiso: Le cose tutte quante / hanno ordine tra loro, e questo è forma / che l’universo a Dio fa simigliante (I 103-105)» (ANNA
MARIA CHIAVACCI LEONARDI, Introduzione).

Organizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna, il Convegno ha visto i seguenti interventi:

Saluti di
Alberto Cassani, Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna
Alberto Graziani, Vicario generale dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia

Introduzione di
Anna Maria Chiavacci Leonardi, Università di Siena

Relazioni di
Patrick Boyde, University of Cambridge, UK
Le cose tutte quante
Sergio Cristaldi, Università di Catania
Paesaggi tra realismo e simbolismo
Giuseppe Ledda, Università di Bologna
Animali nel Paradiso
Francesco Santi, Università di Lecce
Il creato dal punto di vista di Matelda

Conclusioni di
Giuseppe Mazzotta, Yale University, New Haven, CT-USA

Primo piano

CONCORSI

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